Sono nato anni fa a Busto Arsizio ma ancora in fasce i miei si trasferirono nella stupenda regione delle Marche dove attualmente ancora vivo.

Ho iniziato la mia avventura musicale nel 1991 sia in ambito radiofonico che musicale. In quegli anni la dance music aveva ancora giri armonici, il tunz tunz ancora non era di moda. Tanti ragazzi della mia generazione, tra un rosso Marlboro e un angelo azzurro - tipico Cocktail di quel periodo, decisero di imbracciare uno strumento: la chitarra pensando di mettere su una band. E nel 1993 accadde quello che all’inizio era solo una stupenda idea.

Ho suonato rock per una decina d’anni circa anche se tra il rock e il blues che suonavamo all’epoca la differenza era poca. Continuai a fare radio per un po’ di tempo. Nel 1997 e nel 2001, produssi due album Mediterranean Rock e Acustico.

 

Alla fine degli anni ’90 tra matrimoni dei componenti e trasferimenti lavorativi la band si sciolse e come disse il chitarrista Brunelli: - siamo una band solubile, ci sciogliamo in acqua minerale - cit. quasi biblica.

Ho scritto musiche per il teatro tra il 1998 e il 2006 poi, sempre nel 1998, ho avuto la folgorazione musicale e grazie al Buena Vista Social Club di Wim Wenders, quello fu il giro di Boa; il cambiamento.

Nel 2003 ho avuto la fortuna di accattare, termine più adatto non si può trovare, un multi traccia analogico con il quale ho inciso altri album.

Nel 2004 ho cominciato a studiare seriamente la musica latina, quindi non solo la chitarra ma anche gli accompagnamenti delle percussioni e tra Tumbao delle Congas, Martillo del Bongò e Cascara dei Timbales. Ben presto la mia casa si è riempita di strumenti musicali e la mia mente di una quantità industriale di nozioni musicali.

La situazione strana venne fuori quando ho iniziato e terminato lo studio completo dei Setticlavio - cosa da non sottovalutare perché dal quel momento in poi sono riuscito a portare a termine tutto ciò che cominciavo. Questo perché il setticlavio è una tematica molto più vicina ai musicisti  e ai compositori classici che ai musicisti rock e world. Un simpatico aneddoto a rimarcare questa classicità fu un amico buontempone che mi regalò una parrucca bianca stile Mozart. Ridemmo per giorni all’esclamazione: - sono Wolfgang Amadeus Aspesani!-

Per non farmi mancare nulla ho scritto una sinfonia in due movimenti Largo e Moderato in Do Maggiore.

Nel 2006, dopo una pausa durata qualche anno, sono tornato a fare radio portando contemporaneamente avanti un progetto di musica latina live in due formazioni: orchestra latin completa e Trio Ridotto.

 

Durante il trasloco del 2007 ho scoperto in cantina, in soffitta e anche sotto il letto una quantità smisurata di strumenti musicali etnici; infatti ad ogni viaggio all’estero compravo qualcosa e quel qualcosa negli anni diventò una raccolta completa di strumenti etnici che con il tempo ho imparato a suonare e a spolverare.

Ho iniziato a studiarli tutti: flauti, percussioni cerimoniali asiatiche e africane oltre a svariati strumenti a corda provenienti dal sud-est asiatico e dall’estremo oriente. I Tutorial di WorldMusicLAB iniziarono proprio da lì.

Da cosa nasce cosa e dopo il WML arrivarono le prime conferenze e il movimento culturale Worldland di cui ancora oggi sono Direttore Artistico.

 

Oggi divido il mio tempo tra concerti, serate latine e di ascolto,  conferenze di World music, produzioni discografiche, format radiofonici e TV.

Un po’ di numeri: ho inciso circa 30 Album, ho collaborato in 55 progetti musicali con DJ producer e musicisti, ho scritto tre libri: uno sul Blues & Folk Americano, uno sulla musica Tradicional Cubana e uno sulla magia nel Blues. Ho prodotto e diretto un breve film che poi era parte integrante di un’opera musicale che ho registrato nel 2015: Indaco. Ho anche  prodotto e diretto il docufilm The history of Robert Johnson & Delta Blues, sono autore o coautore di circa 1400 brani tra musica elettronica, etnica e rock.

Nel 2019 con la mia compagna Lara Giancarli abbiamo dato vita al Gunter Hotel, un duo musicale e di ricerca sul blues stile vecchia maniera dagli anni '20 agli anni '60, utilizzando oltre ai normali strumenti quelli Downhome.

Gunter Hotel ha partecipato e tutt’ora partecipa  a svariati blues & folk Festival. 

Questa vita mi diverte… La musica mi diverte! 
 
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