7 novembre 2006

Qualche tempo fa con degli amici "girandoloni" siamo "capitati" con un volo very very low cost (annesso salotto culturale con le hostess) a Dublino. La classica vacanza in cerca di divertimento e spensieratezza.
Tutti parlavano con insistenza del quartiere denominato "Temple Bar" e, (calcolando di essere italiani e "lontanamente" imparentati con Cristoforo Colombo-noto scopritore) ci siamo andati.
Pensavamo di trovare chissachè ed invece tutto era molto tranquillo. Qualche discoteca, molti pub e per tradizione molta musica e molti, molti, molti ubriaconi dentro e fuori dalle strade. Come ad Amsterdam l'easy rock la faceva da padrone. E' normale passeggiare per i vicoli di Dublino ed ascoltare classici di Cat Stevens, U2, Police ecc. Nei pub si fa musica dalle prime ore del pomereggio fino  a tarda notte.
L'esperienza più simpatica, (a Dublino non ci sono poi molte cose da vedere), ci è capitata, al museo della Guinness (una vera e propria istituzione in Irlanda).
Dopo la visita al "pauroso" e "matusalemmico" museo di circa 8 piani siamo arrivati alla vetta del celebre grattacielo ed abbiamo ammirato Dublino da una vetrata che racchiudeva come una sorta di "mandala" la cima dell'edificio.
Abbiamo scoperto che la spillatura è una sorta di rito per gli Irlandesi (popolo molto simile agli italiani) e per porla in essere bisogna avere la qualifica di spillatore!!!.
Tra botti di Guinness, posters di malto ed orzo, da bravi italiani, curiosi e svergognati, ci siamo prestati a tale pratica con discreti risultati.
Al termine della "performance" a me ed al mio amico De Lellis è stata consegnata una pergamena (un diploma a tutti gli effetti) con su scritto "Dario Aspesani has pulled the perfect pint" !!!! con tanto di intestazione della pregiata casa birraia ed annessa firma (stampata) del responsabile generale della Guinnes l.t.d.!!! (Chiaramente era un gadget, ma appeso in salotto fa la sua porca figura!).

Abbiamo scoperto le virtù di tale istituzione irlandese, sia durante i pasti, che dopo gli stessi che...come aperitivo. La fantasia non è molto sviluppata nei paesi nordici...sob... però la perseveranza birraia è lodevole.
Dopo aver ingerito in dose massicce Guinness come unico liquido per alcuni giorni il suo retrogusto amaro scomparve e diventò una tranquilla abitudine!!!

Ancora oggi, in alcune ore del giorno, preferisco la birra al vino e non sono in grado di rinunciare ad essa nelle seguenti situazioni: (Pizza+birra), (Hamburger+Birra), (Patatine fritte+Birra), (Pall Mall blu+Birra). Per il resto il vino vince 2-0 senza supplementari.

p.s. Alle irlandesi piacciono gli italiani basta che siano puliti, benestanti, belli e simpatici (però questa è un'altra storia e ne parleremo in altre occasioni). Non ditelo a nessuno!ssssccccc....
Categorie: Vini e Birre
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icon date 21:40:05 | icon author Dario Aspesani

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